Se vuoi una cosa, comincia a farla






L'ultimo regalo che ricevetti da mia madre fu probabilmente anche il più importante. Si trattava d'un fumetto che aveva per protagonista una bambina, Clotilde, inquisitiva e stralunata, che reagiva al mondo ipocrita e sostanzialmente insensato degli adulti in modo attivo, ovvero 'facendo cose'.

Uno dei racconti ivi contenuti si concludeva con una frase che divenne per me fondamentale e in cui risuona tutta l'anarchia in cui credo: "quando desideri qualcosa, comincia a farla".
Che di fatto significa che in parte siamo artefici del nostro destino e della nostra felicità, perché se ci chiudiamo dentro quattro mura, se non ci lasciamo permeare dall'esterno, se non stiamo in movimento, se non creiamo noi stessi un movimento che rischi di portarci ciò che desideriamo, se in sintesi aspettiamo un segno dall'esterno o una concessione dall'alto, possiamo aspettare in eterno...
E il tempo delle nostre vite - appuntatevelo - non è eterno...

Stamane vi ho ripensato grazie a un post di Blackswan e l'altro giorno pure l'Orsetta ne aveva parlato*.
Faccio loro eco qui e comincio a scrivere ciò che voglio (modo indicativo: a indicare intenzione, volontà e non vaga attesa) io per me:
- imparare a suonare uno strumento musicale (il violino o la fisarmonica) per quanto so bene che, fracassascatole come sono, dovrei piuttosto dedicarmi alle percussioni :-D
- imparare una qualche lingua di minoranza, tipo l'inuit o il maori (e visto che culturalmente li adoro, non sarebbe affatto male)
- dedicarmi seriamente alla fotografia, e magari imparare pure a disegnare
- frequentare laboratori teatrali con continuità, così da salire su un palco senza panico e con un po' di consapevolezza ulteriore sulla mia comunicazione non verbale
- studiare, scrivere e pubblicare maggiormente, sia nel mio campo (sono svogliatissima, accidenti!), sia di narrativa
- farmi una cultura di musica barocca e di musica jazz [no, non musica classica in generale: barocca, darling ;-) ]
-  tornare a muovere intensamente il corpo (ché già nuoto, e ovviamente ballo tutte le volte che posso, ma vorrei non fermarmi qui), magari con danza jazz, afro o - meglio ancora - un'arte circense :-D

Ecco, ora devo solo  fare mente locale su quest'ultima cosa ricordandomi che incarnare la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto significa anche che alcune cose forse (forse, eh?) il tuo corpo non le può più fare.
Forse ;-)

Avanti, muovetevi! Che cosa cominciate a fare oggi per darvi una mossa e così chiamare ciò che desiderate a voi? ;-)


*Ché oltretutto siamo in una situazione economica in cui pensare a ciò che vogliamo può esserci d'ispirazione pure per cambiare le nostre vite non solo in direzione della felicità, ma anche in quella di individuare nuove strategie di sopravvivenza.



Commenti

Blackswan ha detto…
Un elenco di propositi niente male :)nella realizzazione dei quali ti seguirei molto volentieri. C'è solo questo piccolo problema delle dodici tredici ore al giorno che passo fuori casa per lavoro. E pur avendo ridotto il sonno a quattro ore per notte,faccio molta fatica a star dietro a quello che ho già in scaletta. Attendo suggerimenti e accetto volentieri sovvenzioni di qualsiasi tipo, che mi permettano di mollare il lavoro e dedicarmi a tempo pieno alla scrittura :)
Minerva ha detto…
http://youtu.be/dN7-3rptC_U
:-DDD

Scherzi a parte, non so quale sia il tuo tenore di vita per cui hai bisogno di lavorare 12-13 ore al giorno per mantenerlo. Personalmente ho ridotto all'osso, vivo in maniera ultramodesta, e quindi riesco ad avere abbastanza tempo libero per fare ciò che desidero. Ma non per esempio soldi per pagarmi lezioni e attività che ho elencato sopra e quindi è sempre tutto un calcolo di strategie per fare ciò che desidero a costo zero o via baratti ;-)
Poi non ho figli, non li ho mai voluti e mai ne avrò: questo già è un capitolo di spesa evitata che mi risparmia 3-4 ore al giorno di lavoro, almeno! :-D
Rouge ha detto…
D'accordo con te sull'idea di movimento, basta attendere il momento giusto. Non sempre i desideri si realizzano, e rischi di girare a vuoto, demoralizzandoti. Ecco, lì l'elemento esterno è fondamentale. Qualcuno o qualcosa che ti riporti a crederci, dando fiducia. Pure una blogger fracassascatole è utile, a volte.
Grazie, dunque.
OrsaBIpolare ha detto…
Su una sola cosa non sono d'accordo.
Nella mia vita ho iniziato una serie di corsi tentando sempre di coniugare l'interesse della materia alla possibilità di poter ottenere un lavoro (quindi denaro)tramite essa.
E sono tutti naufragati.
Sono infatti convinta che per la vera realizzazione di sè (la parola felicià ho problemi ad usarla)si debba totalmente smettere di pensare ad un introito di tipo economico.
Finalmente ho potuto chiudere gli occhi, rilassarmi e pensare in totale libertà cosa mi piacerebbe davvero fare senza necessariamente farlo diventare un "lavoro" e per questa ragione molto probabilmente questa volta l'iniziativa non naufragherà (oddio sembra una parola magica :D).
Parlo per il mio sentire, se invece tu riuscirai a conciliare bene le due cose, ben venga!
Minerva ha detto…
@Rouge: prego (fa piacere assai essere ringraziati quando senti che non hai fatto niente)! :-)
Minerva ha detto…
@Orsetta: mi hai nuovamente presa in pieno su tutta la linea! Io penso mille cose, cento ne inizio e quasi nessuna la finisco :-D

Come te oscillo tra il renderle un lavoro e il viverle con passione in modo libero e basta. E ancora non ho la soluzione. Però d'una cosa sono certa: se avessi un lavoro part-time tranquillo e ben pagato, lo farei pur se non m'importa nulla, e tutto il resto del tempo lo dedicherei a fare liberamente ciò che m'aggrada (come adesso puoi vivertela abbastanza tu, sebbene so che non navighi nell'oro ma appunto puoi finalmente tirare un pochino il fiato).
Nel mio caso, sinora così come al momento, la scelta è tra lavori schifosi che succhiano il sangue dando miseria o fare il mio lavoro appassionanti ammazzandomi di fatica e con parimenti misere retribuzioni: morte per morte, faccio ciò che amo.

L'unica cosa che mi vincola, in questo caso, è che non intendo prostituire le mie passioni e ciò in cui credo, ergo - di nuovo - a situazioni lavorative retribuite già rarissime io mi prendo (e pago) la libertà di decidere se farle o meno.
Faccio in pratica un lavoro oppure offro un servizio se sono persuasa della bontà delle intenzioni del committente e del mio lavoro in quel contesto oppure se quel lavoro in quel contesto mi paga bene, senza ammazzarmi e senza fare danni a nessuno.
Il che spiega ulteriormente la mia assoluta miseria [almeno finché non troverò un mecenate che ritenga che io debba essere pagata per il solo fatto che esisto e parlo, e giuro che lo sto cercando :-DDD ], ma mi rende sicuramente serena ;-)
OrsaBIpolare ha detto…
"almeno finché non troverò un mecenate che ritenga che io debba essere pagata per il solo fatto che esisto e parlo, e giuro che lo sto cercando"
Ma straLOL!

Direi che l'idea non è male, essere pagati per il solo fatto di esistere...
Se davvero esistesse un Dio, andrei a chiedergli gli arretrati ;-)
Minerva ha detto…
In realtà sto puntando a farmi nominare "Tesoro nazionale vivente" dall'Italia.

Cito dall'autorevolissimo wiki:
"Tesoro nazionale vivente (人間国宝) è il nome del titolo concesso in Giappone a certi maestri di arti manuali [...] e a maestri di tradizioni recitative [...]. Nel 1950 il governo del Giappone iniziò a nominare certe persone o gruppi che erano "portatori di importanti beni culturali intangibili" (重要無形文化財保持者) come tesori umani, proprio come oggetti o luoghi di grande valore culturale che erano designati come tesori nazionali, rendendoli così idonei a ricevere speciali forme di tutela e sostegno."

Chissà, essendo l'Italia una repubblica delle banane, magari potrei pure riuscirci :-D
V1MB ha detto…
Clotilde è un personaggio molto ispiratore! ;-)
Volere quel che manca ci fa crescere.. ma qualche volta sento di non aver più bisogno di volere, e mi sento proprio bene! :-)
OrsaBIpolare ha detto…
In tal caso, io ti nominerei più che volentieri!
:*
Unknown ha detto…
Bellissimi propositi :) sia per quanto riguarda una dimensione esistenziale, sia per cercare di focalizzare quello che vogliamo!
Cri ha detto…
Vivere! Sarebbe già tanto. Sarebbe tutto...
Si chiama reddito di cittadinanza. E mi sembra più che giusto.
Minerva ha detto…
@Cawarfidae: "focalizzare"? Il mio problema di tutta una vita!

@Cri: sempre a pensare in grande, tu! fai una cosa a piccoli passi: comincia a respirare, và :-D

@HIV: già, e in Italia neanche a parlarne. Comunque io sono così cialtrona che tirerei più in là: vorrei proprio il riconoscimento di status di 'tesoro' :-)))