Enjoy the silence


A volte ho davvero bisogno di silenzio intorno. E' una forma di difesa dal sentir tanto parlare senza che si dica niente, e da quell'incessante rumore mediatico allarmistico che mira a renderci tutti isterici e perciò incapaci di valutare con calma le nostre scelte e strategie. E che nel frattempo, sollecitandoci a continue, nervose risposte, ci fa perdere le nostre vite.
Ecco, a volte ho paura che questa loro strategia per derubarci oltre dell'esistenza possa funzionare. Poi penso che questa possa funzionare solo se le siamo - sebbene involontari - complici.
Ovviamente, io non ci penso neanche a dargliela vinta :-)
Quindi ssssshhhhh: enjoy the silence.

E grazie a voi, perché nei vostri blog ritrovo quei discorsi intensi e quella pari concretezza e voglia di vita che sento 'sani' per me. Il vostro non è affatto 'rumore' ;-)
Mi verrebbe poi da chiedervi quali siano le sonorità che vi fanno bene - al di là delle vostre predilezioni musicali - in alternativa al silenzio. A me stamane sta girando in mente il pensiero del vociare allegro dei bambini delle scuole elementari nella ricreazione all'aperto: ecco, pur non amando io i bambini, quell'ambiente sonoro mi ha sempre messo serenità.
Se avete voglia di scrivermi nei commenti quale suono vi faccia bene, sapete che come sempre sono curiosa di leggervi/ascoltarvi. Di ascoltare voi, però - solo voi. Ché davvero tutto il resto intorno è rumore.

Commenti

Luce ha detto…
Lo sfrush dei gatti, niente di paragonabile :)
Zio Scriba ha detto…
A parte la buona musica, mi vengono in mente solo suoni naturali: il canto degli uccellini, le crepitanti fusa del gatto, il fruscio della risacca, la pioggia nelle sere d'estate... Su certi rumoracci umani (tipo moto smarmittate) non ho purtroppo potere (leggi: non ho un disintegratore atomico alla Peperinik) ma sul rumore mediatico per fortuna sì: è possibile spegnerlo, e io lo faccio da anni.
gattonero ha detto…
Il suono dei bambini vocianti è segno di vitalità, e io lo rispetto.
Ma non lo apprezzo.
Agli inizi dell'epoca lavorativa abitavo in un'ammobiliata; la finestra della camera si affacciava su una scuola elementare.
Mattino entrata, primo pomeriggio uscita: il cinguettio di quei passerotti sarà pure stato poetico, ma il sogno di un cacciatore era ricorrente.
Facevo la notte, rientravo alle sei del mattino, e allora non sapevo dell'esistenza dei tappi per le orecchie.
Nonostante tutto credo che il 'baccano' del silenzio sia il sottofondo migliore per dormire.
E per pensare.
Un abbraccio e buon fine semana.
Minerva ha detto…
@patè: eh, capisco, circa il 90% dei miei amici ha gatti e questi sono un antistress a 360° :-)
[ci vediamo poi, tesoro? io in questi giorni sto barricata in casa come un orso in letargo salvo le incombenze urgenti, però vedo di chiamarti per i prossimi giorni, ok? ;-) ]

@zietto: la risacca e la pioggia d'estate - M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-E! Concordo! :-)
E concordo sul disintegratore di Paperinik - magari tu e Gattonero qui di seguito potreste inventarvi insieme l'arma definitiva ;-)

@gattonero: hai ragione, quella è una sonorità che fa piacere se non continua e imposta. Sarà proprio perché per fortuna per me è così rara che l'apprezzo, quelle volte che c'è. Sì, il baccano del silenzio è quello che preferisco anch'io :-)
[PS. Adoro le tue metafore :-D e poi c'è un'altra cosa che mi piace assai di te: la coesistenza nella stessa persona di una grazia infinita nella parola e di una passionalità ardentemente fisica, corporea -> gnam! :-D un abbraccio a te!]
Luce ha detto…
Certo che sì. Sono in letargo anch'io e con la bici sommersa dalla neve di riporto degli spalatori ;)
simonetta ha detto…
http://www.youtube.com/watch?v=YjN54hhrNe0
r3dz ha detto…
è un po' un problema quello del silenzio in quest'era frenetica e ad alta connettività: il rumore di fondo è pieno di mail e messaggi, di voci, di informazioni e impulsi.
di solito però il silenzio, per me, dipende dalla 'luna' che ho e non tanto da quello che mi circonda. così succede che apprezzo molto una situazione à la simonetta ma anche un treno la sera tardi. chè il mio meccanismo di difesa dalle isterie preferito è spararmi in vena un po' di musica ad un volume un po' troppo alto mentre sono immereso nei flussi di gente in città: in stazione o in coda in autostrada, all'areoporto o in piazza, a venezia di carnevale o ovunque, metto un po' di musica un po' così e un po' alta e creo la mia bolla di silenzio personale. anestetizzo la mia mente.
http://youtu.be/cWEVQb7SCSs
http://youtu.be/dNzVbeITiQE
http://youtu.be/JI6fDb6IBmU
http://youtu.be/3R2Y429oizE
http://youtu.be/ywRBVFSCA5Y
http://youtu.be/4aeETEoNfOg
http://youtu.be/5ZwlgP21JhE
http://youtu.be/8-lI2gJlBhI
(...)
Minerva ha detto…
@Simonetta: capisco - un incanto :-)

@r3dz: concordo, lo faccio pure io, sebbene non mi anestetizzi con le medesime musiche, ma con taaaaanto hardcore punk :-D ché oltretutto proprio mi rilassa, e mi pone in dimensione zen.
Cri ha detto…
Questo tuo post mi ha emozionato, cara Minerva, e ci sto pensando: direi, sì, il canto sommesso e musicale dell'usignolo che odo nelle notti d'estate in campagna, e, fin da quando ero bambina, il frinire dei grilli. Un gradino più su la musica, di volta in volta adatta al mio momento, che per me è è una voce panica dialogante con la mia voce interiore... Ma su tutto vince, in questo mio lungo periodo di "rimescolamento", la cara voce delle persone amate, la musica più bella dell'universo.
cane bastardo ha detto…
mhh mhhh mhhhhh m mhhhhh mhhhhh!
(Il tuo post mi piace molto!)
Quando ero piccolo dormivo in una stanza con un vecchio mobile di legno a cassettoni. Di notte si potevano sentire distintamente i tarli al lavoro.
Mauro ha detto…
mi hai fatto pensare a un rumore, quello di una vasca che si riempie... sì, quello mi farebbe bene
Ginevra ha detto…
Ancora una volta, Minerva cara, intercetti un bisogno comune; il silenzio, ciò che emerge dopo aver sfrondato le ridondanze e buttato i conseguenti materiali di risulta: appunto, parole, tante parole inutili, pensieri molesti che ti arrivano addosso senza che tu li abbia mai cercati, intrusioni violente nel nostro quotidiano fatte di incitamento verso il conseguimento di una vita "migliore", pianificata a tavolino, vittima di una mediocrità di pensiero e di azione, uniformata a bisogni fittizi, elargiti a piene mani per condurci sul sentiero del servilismo consumistico e del vuoto del cuore. Non si sa stare più in silenzio, ad ascoltarsi; non si sa stare più in silenzio ad ascoltare quello altrui; cè nell'aria una furia di rumore, la necessità di occupare ogni spazio dell'esistenza: non si sa più cosa dire a stessi, perchè la nostra identità è stata affidata ad altro da noi.
I pentagrammi del mare: dolci e sonnolenti della bassa marea, sussurrati, increspati, arrabbiati, prensili ed odorosi di iodio. :-)
Blackswan ha detto…
Sai quando nevica e tutti i suoni sono attutiti, come se arrivassero da un altro mondo? ecco, quella è l'unica situazione sonora che mi pare accettabile.Il resto, ovviamente,è musica e silenzio.
Cavalier Amaranto ha detto…
Facile facile, la mia gatta quando miagola piano vicino all'orecchio perché vuole infilarsi sotto le coperte.
Oppure il "mmmmrrrrrr" che faceva il mio micione quando lo trovavi distratto e lo carezzavi all'improvviso.
Il Mondo Capovolto ha detto…
Adoro questa canzone :)
io amo il suono del mare che si infrange sulla riva, specie se d'inverno, quando il resto del mondo tace nelle spiagge :) e poi adoro il ticchetticchio della pioggia in campagna, specie nei boschi (mia nonna abita in una casa che si trova all'ingresso di un bosco e quando piove è una meraviglia) :) e poi amo anche il rumore delle foglie secche quando le schiacci :D
Minerva ha detto…
Reduce da una nottata emotivamente troppo intensa (sigh!), ho fatto giusto in tempo a leggere i vostri commenti per poi crollare tra le braccia di Morfeo. Eccomi ora, insieme al mio buongiorno! :-)
(sì, lo so che sono le 12.20, abbiate pieta!)

@Cri: i grilli, come posso aver dimenticato i grilli? Ecco, tu ogni volta mi ricordi quel dettaglio di una cosa che amo e che io dimentico sempre di metterein lista ;-)

@cane bastardo: benvenuto, e felice che ti sia piaciuto - il tuo commento che potrebbe riferirsi a tutto, ma potrebbe pure verbalizzare qualcosa di losco che non si può nominare ;-)

@HIV: anche io ho provato questa esperienza, e mi si diceva ch'era impossibile che avessi un orecchio tanto sottile. E' invece sì - si sentono, si sentono! :-)
[un bacio a te ;-) ]
Minerva ha detto…
@Mauro: allora vai a fare spacick spaciack: ma reprimere il desiderio! ;-)

@Ginevra: sorella, "la nostra identità è stata affidata ad altro da noi", "I pentagrammi del mare"! Io ti adoro, lo sai, vero? Così, come abbiamo già detto: http://youtu.be/gkHplm72DrI :-DDD

@Blackswan: infatti, dal punto di vista acustico, questi giorni che abbiamo avuto ultimamente sono stupendi :-)
Minerva ha detto…
@Cavaliere: mmmmhhhh, i gatti - vedi in quanti siete/siamo qui ad amarli tanto? :-)

@dreamy Melrose: sì, sì, tre suoni che piacciono un sacco anche a me - specie il ticchettio della pioggia, che bellezza!!! :-)
Unknown ha detto…
Uno su tutti per me, il rumore della pioggia in campeggio.
Cavalier Amaranto ha detto…
Cara Minerva ce ne vuole di pelo sullo stomaco per non amare i gatti.
Saluti e baci.
Ernest ha detto…
un pò di tempo di tempo fa, in un momento non felicissimo della mia vita, un giorno mi sono accorto quanto bene mi faceva la voce di mia madre...