La Libera Città di Christiania


Bene: ogni tanto una buona notizia. Christiania rimane in vita, riscattando per 10 milioni di euro il terreno sul quale sorge. Gli 'occupanti' - in futuro legittimi proprietari - di una vasta ex area militare abitata abusivamente dal 1971 potranno rimanervi e continuare a vivere nella Libera Città con la propria valuta, le proprie leggi, la proprio democrazia diretta, nonché tutta una serie di negozi e servizi quali la sauna, il ristorante, l'asilo per i bambini ecc. Come troveranno il denaro non si sa, ma qualcosa faranno - d'altronde l'inventiva non manca loro, visto che in passato alcune loro idee per soluzioni ecocompatibili si sono poi diffuse ben oltre i confini locali, come nel caso delle biciclette a tre ruote con carrello porta-bambini.

Sono stata a Christiania nel 1989. Giravo in inter-rail col mio zainetto in spalla e il sacco a pelo, e sempre finiva che mi intruppavo con busker vari in ogni dove e passavo le giornate per strada a chiacchierare con loro, a coccolare cani (c'erano sempre cani), a farmi cuocere dal sole per ore e a raccogliere soldi per loro quando si esibivano con i loro strumenti.
E anche quella volta avevo conosciuto in questo modo una giovanissima (eravamo entrambe poco più che maggiorenni) violinista giapponese - tutte violiniste le giapponesi? - che conviveva con un ragazzo danese residente appunto nella cittadina anarchica. Finito di suonare, a metà pomeriggio, avevamo camminato insieme dal centro città a Christiania, lei con la sua bicicletta portata a mano, e io che invidiavo quella sua scelta così coraggiosa di stare - seguendo un rapporto d'amore - lontano dalla famiglia, in un altro paese, in una comunità hippy/punk/anarchica all'epoca ben meno legalizzata di oggi, a vivere con ciò che riusciva a tirare su dal lavoro di musicista per strada.

Quando fummo lì, lei mi introdusse al luogo, poi mi salutò. E io, nelle luci del tramonto, girovagai in lungo e in largo, spostandomi dalla via principale con le sue caserme riadattate a ospitare i negozi e inoltrandomi nella parte più selvaggia e riservata - tra alberi, il 'laghetto' interno, le case più improbabili costruite con legno, lamiere e materiali di recupero di ogni genere sulla riva di questo. Qualcosa che ricordava le baracche cajun in Louisiana - sebbene ovviamente la vegetazione fosse completamente diversa. Si sta bene quando ci si riconosce tra simili e immediatamente scatta quella fiducia per cui per esempio - sebbene non si potessero scattare fotografie - mi permisero di farne (e qui non le vedrete proprio in virtù di quel tacito accordo con loro di tenerle per me).

Per chi ha tempo/piacere per la visione di un documentario segnalo Christiania, you have my heart, realizzato da Nils Vest nel 1991, che racconta la vita nei primi 20 anni della città.
Sì, si può decisamente vivere in altri modi, ovvero nonostante lo stato, le sue leggi, le sue perversioni, e - nel caso italiano - i suoi modelli di felicità e successo disumani, malati e patetici.

Commenti

Cirano ha detto…
"Nonostante lo stato" e senza lo stato...si può vivere meglio.
Anch'io sono stato a copenaghen negli anni ottanta, la cosa che mi colpì fu la possibilità di utilizzare biciclette pubbliche con un gettone tipo carrello del supermercato....nella mia città le avrebber rubate tutte pensai.....
W Cristiana libera....anche se il compromesso non la preserverà dai cntinui attacchi di una società bigotta e diabolica.
Minerva ha detto…
Amen, Cirano, su quel "senza lo stato". Rimane il fatto, come dici tu, che ci deve essere un livello di cultura affinché ciò accada - non di istruzione, parlo proprio di civiltà, educazione e rispetto reciproco - che qui siamo distanti anni-luce dall'avere, anzi! Proprio i cosiddetti 'progressisti' di sinistra che tanto si credono illuminati giusto perché continuano a ripetere "via la destra, via la destra" sono i medesimi che ne hanno assorbito 20 anni di deriva culturale, di inciviltà, di ignoranza, e manco se ne accorgono :-(
Invece il 'compromesso' per la sopravvivenza di Christiania è stato ottenuto con una proposta elaborata congiuntamente e sottoscritta da tutti i diversi partiti che governano la città di Copenhagen alla comunità, perché ne hanno riconosciuto il valore storico e l'utilità sia come laboratorio sociale, sia come attrattiva turistica. Che invidia per tanta maturità! Secondo te, da noi, ci sarebbe questa intelligenza? Secondo me no.
Il Mondo Capovolto ha detto…
Ho letto l'articolo l'altro giorno ed ecco che per caso capito qua (tramite Zio Scriba) e trovo la tua testimonianza!Ho anche letto il tuo commento quassù. Io sono convinta che questa comunità sia sopravvissuta grazie al mantenimento di veri e propri valori, perchè se ci fosse stata solo semplice anarchia si sarebbe disgregata nel giro di pochi anni. Purtroppo è un modello alternativo di civiltà, che qua in Italia sarebbe stato attaccato e condannato duramente (come se la società italiana odierna fosse questo gran esempio da ammirare). Secondo me ci sarebbe da imparare da qualsiasi cosa per poter progredire. Ora questa città attirerà turisti e ammiratori e questo gioverà al paese intero e anche a chi non crede ai loro valori, ma li rispetta. A volte bisogna saper accettare le differenze :) cercherò quel documentario di cui parli :) e inizio a seguirti
magneTICo ha detto…
Grazie, mi hai dato una bellissima notizia. Amo quel posto e tutto ciò che significa per il mondo. Saperla strappata a quelli che considero i legittimi proprietari, dopo giorni di guerra civile, mi faceva soffrire. Ora posso tornarci e lo farò sicuramente (da turista).
Minerva ha detto…
@ Dreamy Melrose: innanzitutto benvenuta, mia cara :-) Poi due cose rispetto a ciò che tu scrivi.
->La prima è un'informazione di servizio: il documentario che cito è già linkato al sito su googlevideo in cui puoi vederlo direttamente e gratuitamente. Clicca appunto sul titolo e già ci sei, nessun bisogno di cercarlo altrove né di doverlo acquistare :-)
La seconda è un'annotazione: "anarchia" è un termine che è stato nel corso del tempo sempre usato con una terribile accezione negativa di disordine, caos, quando non delinquenza vera e propria. ->Invece non è così: a livello politico l'anarchia è una modalità di relazione tra coloro che vivono sullo stesso territorio che non prevede un sistema statale, né la delega del proprio potere a 'rappresentanti', né controllo di qualcun su qualcun altro, né ancora alcuna gerarchia. La democrazia è diretta e il sistema egualitario. Chiaramente ciò può funzionare su numeri abbastanza piccoli e in situazioni totalmente autogestite (che pur posso avere relazioni con l'esterno). Comunque sì: nel caso di Christiania c'è stata buona dimostrazione di maturità nel mettersi d'accordo pur se con obiettivi diversi e quindi permttere la (utile per tutti) sopravvivenza della comunità.

@ magneTICo: felice d'averti comunicato la notizia, visto che t'era appunto sfuggita :-)
Anonimo ha detto…
che fantastica notizia!!
io amo quel posto!!
ci ho scritto pure un pezzo...
Minerva ha detto…
@ Bad Hands: ci hai scritto un pezzo sopra? mi dai i riferimenti/link cosicché possa andare a leggerlo? :-)
Anonimo ha detto…
...mi vergongo un po' perché non sono catalano, ma se proprio insisti... ^^

http://badbadhands.altervista.org/Scomposizioni/FRAGRANZE_DI_CITTA.pdf

a pag. 45.
Minerva ha detto…
Senti un po', Bad Hands, a parte che non mi permetto di giudicare perché non ho specifica competenza, ma ne ho lette alcune e - sebbene il mix Bukowski-Kerouac mi piaccia molto ma non sia la mia modalità espressiva - sai... i tuoi testi hanno parole/aggressività/ritmo che proprio funzionerebbe in modo stupendo in performance pubbliche, tipo nei poetry slam (e sto parlando di cose intelligenti e appassionanti, non ti puttanate tipo Fabri Fibra, eh? mi raccomando, non confondiamoci)? Sarebbero strepitose in quel contesto, ne sono convinta. Pensaci, se ti va, io te la butto lì ;-)
Anonimo ha detto…
dai che mi fai arrossire!!!!!
sono cose scritte anni fa e che siccome non le volevo perdere le ho buttate giù, sul blog...
ma senza nessuna velleità....

psss.... però un po' ci azzecchi, alcune nascevano per essere suonate sui ritmi di linton kwesi johnson)
Minerva ha detto…
Rimuovi quel "un po'" prima di "ci azzecchi" :-P (sono un tantino suscettibile...)
Anonimo ha detto…
un po' era inteso nell'ambito del discorso che si faceva, perché solo un po' sono i pezzi nati con quell'intento...
Minerva ha detto…
Quella mia faccina era per autoironia - mica devi prendermi così sul serio da giustificarti su queste battute, mio caro :-)
Anonimo ha detto…
e certo che ti prendo sul serio!! mi sembravi incazzata! :)
Minerva ha detto…
No, guarda, me la prendo per cose ben più serie - tipo la stupidità, l'ignoranza e l'ipocrisia - e tu non sei ancora caduto in alcuna di queste ai miei occhi, e - qualora anche in futuro fosse (ho avuto delle carrambate di recente in questo blog che ti raccomando...) - sarebbe il mio giudizio soggettivo che non ti deve far mai sentire in dovere di giustificarti ;-)
Anonimo ha detto…
mi giustifico eccome se penso di essere frainteso!! :)
se non lo fossi, invece, è ben diverso...
Minerva ha detto…
Beh, non lo eri stato. E davvero me la prendo per altre cose - sebbene sempre meno, visto che ormai ho capito come va il mondo e che Darwin l'abbiamo tragicamente frinteso :-)