'Se non ora, quando?': una rete di 1,2,3,4,5,10,100 fili...
Ieri Minerva ha partecipato alla manifestazione Se non ora, quando?, pur se rispetto a questa aveva moltissime riserve - come d'altronde tutte le persone che erano con lei e un nutrito numero ancora di amici e conoscenti.
I discorsi veterofemministi, le affermazioni sulla presunta superiorità del genere femminile più flessibile e multi-tutto, e le rivendicazioni alla società e al mondo delle istituzioni come 'donne' (e gli uomini che negli stereotipi del maschile non si ritrovano? e i gay? e i trans? e le infinite altre possibili declinazioni del 'genere'?) che ha sentito in questi giorni le hanno fatto venire la pelle d'oca, e l'hanno riportata al contesto culturale di 40 anni orsono. Nel peggiore contesto culturale di 40 anni orsono. Il che - Minerva s'è resa conto - è ulteriormente indicativo di quanto in basso siamo decaduti culturalmente, di quanto siamo diventati ignoranti, di quanto stereotipi, pregiudizi, e 'sentito dire' stiano governando le nostre vite.
Nonostante ciò, la sensazione che ha Minerva è che una parte della cittadinanza si stia - per quasivoglia ragione - 'rianimando', e lei vuole stare in questo processo, un po' per documentarlo, un po' per desiderio di partecipare ai momenti simbolici in cui una società riflette su se stessa. Senza dire che Minerva, come sempre, è ben felice di dare il proprio contributo - se possibile - a un cambiamento culturale che migliori le condizioni della comunità/società. Forse non tutto è perduto...
Così ieri Minerva ha passato un pomeriggio tra la gente con cui si sente a proprio agio, tranquilla e felice. Persone che in piazza scendono esauste, ma ancora sorridenti. Che ballano samba al ritmo dei Rhythms of Resistance o alla musica (e non meno alle parole) de I Cento Passi dei Modena City Ramblers.
Che scrivono messaggi pieni di di creatività e ironia. Che si fanno gentilezze per cui se sali su una transenna per fare una foto, in 4 sconosciuti ti tengono bloccate le caviglie (e giusto le caviglie - ché non hanno altri intenti!) affinché tu non cada. O il fotografo ufficiale di un quotidiano che in posizione privilegiata abbandona la propria macchina fotografica e comincia a scattare con le macchinette automatiche che le persone gli passano.
O che si legano con colorati gomitoli di lana in una rete che vuole significare il rapporto tra generazioni, ma per me è stata piuttosto metafora del fatto che in questo mondo, che ci piaccia o meno, dipendiamo tutti gli uni dagli altri. E dobbiamo trovare il modo per far sì che questo tessuto - la società cui apparteniamo - non abbia buchi, sfilacciature, fili che si perdono nel vuoto, perché poi sapete bene cosa accade a un tessuto quando tiriamo un punto o un filo si rompe...
Commenti
tu devi fare la giornalista
;)
Ciao Cara, abbraccio.
Devo dire che qui a Torino, per la prima volta a una manifestazione, ho sentito da parte di coloro che la guidavano non stupidi slogan urlati nel microfono, ma riflessioni davvero sensate sulle quali ero estremamente d'accordo - rispetto all'incertezza/precarietà lavorativa, all'assenza di meritocrazia, alle violenze famigliari su cui tutto tace ma che in Italia hanno numeri drammatici - per non dire della gentilezza e dei sorrisi di gente comune che come me sembrava non abituata assolutamente alla piazza e infine all'assenza, sia a livello di gruppi che di singoli, di insegne di partito.
E' valsa la pensa esserci per questo, ma rispetto all'utilità pratica, forse continuare a scrivere di noi,nei nostri blog, e interagire con chi ci legge è parimenti utile per cambiare le cose ;-)
Ti bacio e abbraccio, buona settimana!
@ Amore: è tutto il giorno che conto nella mente "1,2,3,4,5..." ;-)
@ Inneres: non lo è stato, è stata tutt'altra cosa! :-D
@ Alligatore: voglio davvero sperare che fosse con noi, mi mancano così tanto menti illuminate di quel livello!
un bacio cara
Scusami tanto, ma credi che gli uomini o i gay si siano autogenerati per partenogenesi? .Siamo tutti figli di …donne.Persino quel coglione di berlusconi, facciamone una ragione e pensiamo prima di esternare
Detto questo ti mando un bacio per le foto,'notte
P.S. c'erano un sacco di mamme di gay e trans e maschi in quelle piazze.
@ ilsoprammobile: concordo con te - è la ragione per cui c'ero :-)
Io tutto questo lo trovo aberrante.
Iniziamo a dialogare, stare insieme, conoscerci, ascoltarci soprattutto - ti assicuro che potresti avere delle sorprese! Iniziamo a liberarci di questo stereotipo che le donne sarebbero migliori, che sanno fare tutto, che danno la vita (la danno anche gli uomini, siamo sintesi di maschile e femminile, va ripetuta così a lungo una cosa così ovvia?) e che gli uomini sono dei poveretti, e ti assicuro che si vivrebbe tutti meglio!
Tu non hai idea, evientemente, di quanto sia ricco e profondo l'universo maschile - certo, 1) dobbiamo combattere insieme a loro gli stereotipi dei quali sono vittime pure gli uomini, per converso a noi donne e anche a causa nostra (non ne posso più di donne che parlano di uomini come fossero dei buzzurri interessati giusto alla 'scopata di passaggio', non ne posso davvero più della loro mortificazione), 2) la smettiamo di metterci come donne al centro dell'universo come 'vittime' e 3) la smettiamo di impedire loro di parlare e impariamo piuttosto ad ascoltarli!
"Nessun servo, nessun padrone". Persone. Umanamente ricche, libere e solidali. Persone che si rispettano e si ascoltano. Nessuno superiore, nessuno inferiore. Pensaci.
Altra considerazione: io non uso la parola "poverini" per nessuno. Non ho questo atteggiamento di superiorità. Ripeto: "Nessun servo, nessun padrone".
Per me poteva esserci chiunque a quella manifestazione: ben vengano tutti! Madri e padri di etero, di gay, di trans - santo cielo, di chiunque! L'ultima cosa che mi sentirai mai fare è distinzioni: SIAMO FIGLI DI DONNE E DI UOMINI. Punto. Le donne non sono superiori agli uomini solo perché per 9 mesi tengono un figlio nella pancia. E' ora che ce lo si ficchi in testa e la si smetta di fare le vittime.
Anche perché a fianco potremmo avere un mare di uomini - compagni, fratelli, amici, amanti - ma se noi per prime non riconosciamo loro la parità come altra nostra metà dimostriamo solo d'essere meschine e di riproporre invertiti quei presunti caratteri del maschile che ci disgustano e che combattiamo e non abbiamo poi più alcun diritto di lamentarci se ci mandano a farci fottere. Ce la saremo meritata. Perché avremo dimostrato nei loro confronti quel disprezzo che abbiamo patito per decenni come donne e che quindi per prime non vorremmo su di noi, e che io vorrei proprio non esistesse più tra gli esseri umani. Spero di essere stata chiara, perché temo che tu non mi abbia capita. Se invece mi avevi capita... beh, pensa a tutto quello che ho scritto qui e vedi se ti è utile.
Le piazze erano piene di uomini che nessuna delle donne presenti si è sognata di cacciare via.
Le piazze erano piene di donne di tutti i generi e tipi e colori che hanno alzato la testa dopo mesi ( anni ) di devastazione della loro vita.
Quelle piazze ,perchè non sono mai riuscite a organizzarsele gli uomini?
Riguardo alla maternità, hai voglia di dare una rapida occhiata alle donne abbandonate, picchiate e ammazzate da amorevoli padri dei loro figli?
Di avere a fianco una marea di uomini a costo di comportarmi da geisha mi importa meno di niente.Noi facciamo fatica a vivere provino la stessa ebbrezza anche loro,e lo dimostrino; ti assicuro che non chiedo di meglio mi piacerebbe un sacco essere persona tra persone,senza dovermi scollare mani dal culo o avere paura a girare per la città al calar delle tenebre che magari trovi il branco in vena di.
Sono una ragazza bella, piaccio agli uomini e loro piacciono a me,ma non sono disposta,non lo sono più ad avallare i comportamenti puerili e privi di dignità che hanno.Imparino che non serve il viagra a tirar su la testa,Imparino con fatica ad essere persone senza il sostegno di badanti alla loro fragile psiche.
Io non so chi sei,per me che sono una persona molto diretta e semplice, che ha un nome e cognome anche nel blog,stare qui a ribatterti è surreale,e non credo di avere voglia di continuare,non volermene,ma io mi sento a disagio.
ciao
francesca
Dal tuo discorso, da tutti i tuoi commenti (anche l'ultimo), ciò che invece ho percepito è che secondo te tutti gli uomini siano tutti, indistintamente, bambini stronzi pronti a stuprare le donne o a piangere sulle loro spalle e cercare sostegno. Beh, per me non è così. Così come ti invitavo a uscire da stereotipi e categorizzazioni in positivo e in negativo sia degli uni che degli altri.
Mi dispiace che tu non abbia proprio capito ciò che intendessi, così come evidentemente - dalle tue parole - io non devo proprio aver capito il tuo punto di vista, evidentemente :-(
Anche per me è surreale continuare a ribattere, magari un'altra volta ci capiremo :-)
Ho 2 blog in comunanza con un uomo,ho un marito e due figli uomini che mi ha portato in dote,e che amo tenerissimamente.
Ci sono un sacco di uomini che ammiro, a cui voglio bene e che mi piacciono fisicamente, molti maschi anche tra i miei lettori e moltissimi tra quelli che leggo con costanza.
Non ritengo che tutti gli uomini siano stronzi,ma sono attenta e realista nell'osservare gli altri ,è un mio pregio/difetto.Inoltre non ho le tue capacità di edonismo per contingenze che al momento sono pressanti.
Non ho il tempo per coccolarmi per esempio, la sera, la notte mi schianto di stanchezza.Non ho energie da dedicare tout court.
Il blog è un lusso .
Non perdiamoci di vista, però, ok?
Vediamo che capita,vuoi?
ciao