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Visualizzazione dei post da aprile, 2014

Le mani intorno al collo

Le mani possono venire messe sul collo (altrui, ovvio) in tanti modi. Posso cingere la persona che ho di fronte per tentare di strangolarla, oppure - a letto - posso fare lo stesso gesto con delicatezza, cautela, attenzione, per darle piacere limitandone leggermente il respiro. Il che presuppone - va da sé - una reciproca profonda fiducia, e il piacere che procura è decisamente intenso così che sempre lo faccio, quando amo qualcuno. E poi mi sono abituata, negli ultimi anni, ad avvicinare a me amici, amiche, amanti nel momento di salutarli - quando ci si incontra più frequentemente di quando ci si lascia - mettendo loro una sola mano sul collo, e quindi baciandoli sulla guancia o sulla bocca mentre ancora la mia mano sente il profilo del loro viso e le dita percepiscono il pulsare delle loro vene sul collo. Ché c'è una sensualità potente in questo semplice gesto - non sia mai detto che mi privi di qualche occasione per provarne ;-) E infine posso cingere la nuca della pers

Tutti pazzi

Stamane guidavo per la città e nel mentre pensavo... Pensavo alla pazzia, all'insanità mentale, all'essere fuori dalla norma - categorie semplicistiche ma immediate con le quali vengo abitualmente definita e vengono definiti pure molti dei miei amici più cari. E ovviamente riflettevo su chi sia pazzo veramente, in questo mondo, arrivando alla conclusione che di veri pazzi (secondo il mio punto di vista, quello folle, pazzo e visionario per i più) ce ne sono tanti e si esprimono in modi diversi: - tipo coloro che nei cartelli elettorali si candidano esprimendo la volontà di far ripartire edilizia (inutili grattacieli, per esempio?) e infrastrutture (Tav?) - tipo coloro che aggiungono la parola 'sostenibile' a iniziative economiche, politiche, sociali - tipo coloro che parlano di 'cambiamento graduale' quando solo una retromarcia disperata, violenta e di massa potrebbe forse riportarci sull'orlo del baratro rispetto all'abisso in cui siam

L'albero e la sopravvivenza nel riscaldamento globale

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Vedi, non è una questione di egotismo, di presunzione, di arroganza - io farei volentieri a meno di tutto questo. E' che così sono sono cresciuta e diventata - perché avevo sfiga, sì, ma non volevo arrendermi e rinunciare ai miei sogni così grandi, felici e luminosi. Sogni che, nella mia mente, se li avessi realizzati m'avrebbero semplicemente salvato la vita - nulla di più. Non era egotismo, presunzione, arroganza, smania di potere. Era solo la mia ricetta per sopravvivere, e non avrebbe fatto male a nessuno. Pensa a una pianta che viene alla luce in un terreno non coltivato, anzi, magari pure un po' desertico: a volte secco e povero, altre volte pieno di sali minerali, a volte è circondata da altre piantine che creano la giusta umidità, altre volte resiste pur disidratandosi e bruciandosi sotto un sole torrido. Eppure la piantina ce la mette tutta - vuole vivere - e così ogni volta che dal terreno prende qualcosa impegna tutte le energie per crescere e co

Andando oltre l'essere "costretti a sanguinare"

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Complice l'amico suadente che l'ha trascinata fuori dalle sue amate quattro mura, ieri sera Minerva è andata a vedere la performance della pornoterrorista Diana J. Torres - le cui immagini fotografiche e video, al contrario delle parole che aveva letto in un libro da poco tradotto in italiano con una campagna apposita di crowdfunding , l'avevano ampiamente distanziata dalla madrilena. Eh sì, perché Diana scrive critiche violentissime ampiamente condivisibili rispetto alla castrazione e alla censura di libertà d'espressione, movimento e scelta cui siamo sottoposti come esseri umani dall'intreccio perverso tra sistema capitalista, potere politico, stati e religioni (vi racconta nei dettagli Slavina nell'articolo Il Pornoterrorismo spiegato a mia madre ), ma la dimensione performativa - caratterizzata dal ricorso ad aghi, ferite autoinferte, sangue, secrezioni vaginali - porgeva il fianco al mio sospetto per più d'una ragione. Di fatto, cresc

Il serpente cremagliera - il prostituto - un bacio tra le lacrime

La cremagliera era un corpo animato che s'inerpicava con movimenti sinuosi verso la cima della collina della città. A ogni tornante si ribaltava su se stessa come un rettile, e poi continuava a strisciare. All'interno i passeggeri si tenevano stretti ai sedili rosso sangue, che s'illuminavano a ogni prenotazione di fermata. Il ragazzo efebico scendeva e ad aspettarlo ansioso c'era un giovane, gay, ricco sfondato, su una sportiva decapottabile nera. Scendevo dietro di lui, e chiedevo d'unirmi a loro. La proposta accolta con indifferenza - a casa del ricco c'era posto, e lui neanche s'accorgeva di chi fosse presente o meno. Mi sedevo sul tavolo, attenta a lasciar fuori dal bordo i piedi onde evitare di sporcarlo con le suole, e di lì vedevo il giovane efebico - che ora scoprivo prostituto lì convocato dal ricco - sospeso nell'aria fuori dalla finestra a diversi piani d'altezza, infradiciato sotto la pioggia. Avvicinandomi, scorgevo che in

Relazioni simmetriche e giochi a somma maggiore di zero

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A me sembra davvero semplice. Premessa 1. I giochi a somma zero sono quelle situazioni in cui il guadagno o la perdita di un partecipante è perfettamente bilanciato da una perdita o un guadagno di un altro partecipante. Se alla somma totale dei guadagni dei partecipanti si sottrae la somma totale delle perdite, si ottiene zero. Nei giochi a somma diversa da zero, non esiste un rapporto diretto tra vincite e perdite (si può vincere entrambi, si può perdere entrambi). Premessa 2. C'è chi è - o si ritiene essere (poco importa quale dei due: l'importante è il suo sentire rispetto alla propria esistenza) - completo in sé e c'è che invece cerca qualcun/-a altro/a per raggiungere tale condizione di completezza (anche solo come autopercezione e percezione del proprio vivere). Svolgimento. Nel caso di persone complete in sé, le relazioni potenziali che si instaureranno tra loro saranno simmetriche (tutti e due a pari 'livello'

Eleonora Manca. Chrysalis Room

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Tra le amicizie che diventano 'famiglia', annoverando diverse sorelle del mio cuore, negli ultimi mesi c'è Eleonora Manca, artista della quale vi ho già parlato per via delle raccomandazioni premurose che mi rivolge ogni volta che mi sa in partenza, e alla quale ho rubato le parole, in passato, per augurarvi ogni bene per l'anno nuovo . Ora avete l'occasione di conoscerla un po' più da vicino attraverso la sua personale Chrysalis Room , aperta dal 10 aprile al 16 maggio 2014 presso la Galleria Paolo Tonin Arte contemporanea di Torino (via San Tommaso 6), il cui vernissage avrà luogo giovedì 10 aprile alle ore 19. Il lavoro di Eleonora Manca - che prevede il ricorso a fotografia analogica e digitale così come a video e installazioni - esplora, indaga e approfondisce il tema della metamorfosi , con una modalità di ricerca che, nel mio sentire, riesce a tenere insieme tensioni abitualmente percepite come contraddittorie: l'apparent

C'era una amica - e ora voglio solo fare meglio ciò che già faccio

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  C'era una amica con la quale ero quasi sempre sulla medesima lunghezza d'onda - dalla concezione della vita, alle questioni economiche, da ciò che sentivamo essere 'famiglia' all'acume nell'analizzare politica e società. C'era una amica appassionata delle cose che scrivevo, che mi incoraggiava e sosteneva, che non perdeva mai occasione di farmi complimenti quando sentiva che nelle mie parole avrebbero potuto risuonare le sue. C'era una amica che aveva sofferto molto nella vita, e che ha sofferto ancora di più in questi ultimi anni. La vita è un'ingiustizia - ci dicevamo - e per questo, ovvero per amore , avevamo deciso di non condannare nessuno a doverla sperimentare e a dovercisi misurare. Stamane ho attraversato un ponte, mentre il buio della notte stava lasciando spazio alla luce, e sono passata a lato d'un filare di glicini che riempivano l'aria del loro profumo buono. E ho pensato che fosse un peccato che n