L'urlo
Questo pezzo l'ho scritto in questi giorni pensando a una persona in particolare, della quale non mi sono riuscita a prendere cura come m'aveva chiesto, a suo modo, e come avrei voluto fare. Nello stesso tempo, però, è per tutti coloro che a un certo punto della propria vita hanno deciso di tirare i remi in barca e di non credere più in ciò che potevano essere le premesse della più assurda felicità - cose quali la sincerità, l'autenticità, se stessi, il proprio valore, i propri sogni e desideri e tante altre che elencarle tutte mi è impossibile. E' il mio urlo di impotenza nel non riuscire a convincervi che non c'è nulla di cui avere paura, e che - qualsiasi cosa accada - andrà comunque tutto bene. Abbiate pazienza, ho bisogno di buttarlo fuori. Non potevo stare a guardare mentre smarrito e terrorizzato mi annunciavi la tua definitiva rinuncia a te stesso e alla vita. Parlavi in modo sterile e impostato - come se ti stessi riferendo a qualcun altro e non a