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Visualizzazione dei post da luglio, 2012

La cajun [racconto]

La luce del tramonto filtra attraverso le frasche di pini, carpini e frassini tra i quali mi sono rifugiata, e risplende sulla superficie dell'acqua rendendola, a seconda di come inclino lo sguardo, violacea o dorata. Quando la sera mi siedo sul divano riparato dalla tenda che sporge dal tettuccio del mio camper, penso che sono davvero felice, e che questo è il posto più pacifico del mondo. Finalmente nel silenzio, col solo frinire di cicale intorno, sorseggio la mia birra ghiacciata osservando gli archi e le torsioni che tronchi e rami disegnano da una parte all'altra del limpido fiumiciattolo che scorre a pochi metri da me. In quel momento ripercorro con la mente gli insignificanti eventi della mia giornata. Sono mattiniera per forza: qui il caldo è così soffocante che conviene cominciare presto e godere almeno per qualche ora di non svolgere il proprio lavoro sotto un'afa che rende difficile il solo respirare. Ma, a differenza degli altri che stanno su a penare

Che l'ozio sia con voi!

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Armonie dinoccolate, a tratti seriche e sinuose, un incalzare interrotto da controtempi bisbigliati. Sentite i grilli frinire, le onde del mare infrangersi sugli scogli, il crepitio del fuoco nel barbecue, il calpestio delle foglie secche dei sentieri di montagna, o vedete la pienezza del lago che incanta lo sguardo, la città assolata, la vostra terra d’origine, in cui tornare ad annusare il presente-passato? Be’, in qualunque luogo abbiate deciso di trascorrere il vostro tempo ozioso… Buone vacanze a tutti noi! :)

Criselefantine erotiche

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Quello che la Francia mi stimola in termini intellettuali, la Spagna me lo risolve in termini fisici. A un livello più profondo degli stereotipi abituali con i quali viene percepito - e che invero mi lascerebbero alquanto indifferente - questo paese, è la continua connessione con la celebrazione della vita e il continuo rimando alla morte che m'attraggono. E una continua stimolazione dei sensi - di tutti i sensi - attraverso l'ininterrotta concretizzazione di quelli che sono stati i miei studi degli ultimi vent'anni. Ed è così che visito il Museo Casa Lis a Salamanca, dedicato all'Art Nouveau e all'Art Déco, e più di tutto mi innamoro delle criselefantine . "Criselefantino" significa "fatto d'oro e d'avorio", ed è normalmente un aggettivo che si riferisce a sculture e statue. Trattasi di una tecnica, adoperata già nell'antica Grecia, che consisteva nel ricoprire con un sottile strato di avorio una struttura di sostegno ch

La mano sinistra

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La mia mano destra scrive, impugna le posate, cambia le marce dell'auto, afferra saldamente gli oggetti, tira pugni dolorosi (per chi li riceve). La mia mano sinistra fa tutt'altro genere di cose. La mia mano sinistra tira i capelli del mio amato durante l'amplesso, e quando questo è concluso gli accarezza la nuca. Il suo palmo gli allunga una carezza sulla guancia per chiamarlo a un bacio delicato. Le sue dita percorrono le labbra sorridenti di lui mentre osservo la pace espressa dal suo viso. La mia mano sinistra è quella che non mi conosce ancora bene e tentenna nel toccarmi, sfiora, esplora, gioca e mi sorprende. La mia mano sinistra è il delizioso diavoletto che impugna il cazzo del mio amato e gli dà piacere - e anche per questo è sempre stata cosiderata 'cattiva' e pericolosa e riprorevole e per questo condannata . Ma queste sono solo imposizioni sociali su una dimensione privata che - se lasciata libera - potrebbe renderci fe

Stanza 406 - un'esperienza erotica al Museo Reina Sofia

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Se dovessi vivere in questa città, verrei qui ogni giorno alle 19.00, quando cominciano le due ore quotidiane di apertura gratuita, e ogni sera la dedicherei a visitare una singola sala del museo. Troppo pesante vederle una dopo l'altra, in continuità: la mia mente sovrastimolata necessita riposo. E i miei sensi... Quelli si sono persi nella stanza 406. Cammino con il passo da museo di cui parla Banksy. Fatico a stare dietro alle opere – decisamente troppe perché non diventino un assordante rumore visivo. Quel poco che attrae la mia già dispersa attenzione è soffocato da targhette, parole, immagini, e dal vociare, muoversi, correre di persone sguaiate intorno, lì presenti per poter dire d'esserci state. Finché giungo alla stanza 406, dove dipinti densi e materici di grandi dimensioni in bianco e nero sembrano precipitare il mio sentire di questi giorni e farmi indugiare nel goderne compulsivamente. Non c'è nessuno. Nel silenzio e nella solitudine mi fermo

Il Tav non s'ha da fare (ma la resistenza a oltranza sì)

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Mentre in Francia, con un minimo di buon senso, si comincia a riflettere seriamente sull'utilità del Tav in tempo di crisi, qui una delle attiviste viene assolta e l'altra condannata a 8 mesi (la differenza sta nel fatto che la seconda avrebbe - secondo l'unica testimonianza di un poliziotto e in assenza di qualsivoglia prova visiva o altra testimonianza in un processo pieno di testimonianze contraddittorie - lanciato una pietra contro le forze dell'ordine) per i fatti relativi al 9 settembre dello scorso anno, quando le due vennero prese in una vera e propria caccia all'uomo dove si cercava il capro espiatorio di una colpa che non c'è. Ciò detto, faccio eco alle donne del movimento NoTav torinese riprendendo e pubblicando il comunicato di sostegno a Marianna, perché in più punti ci permette di riflettere - ancora una volta - sulla falsa democrazia in cui stiamo vivendo, ormai di fatto un sistema dittatoriale in cui è negato qualsiasi dissenso, e in cui

Meno polizia, più istruzione: i mineros entrano in Madrid

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Questo uno degli slogan urlati nel corso della manifestazione con la quale i mineros hanno sfilato per le vie di Madrid dopo che la notte precedente erano entrati alla Puerta del Sol con migliaia di luci accese sui loro caschi (un effetto davvero incredibile). I minatori delle Asturie - e non è la prima volta, già nel 1934 abbiamo la rivoluzione delle Asturie che li vede protagonisti - sono in lotta da mesi contro i tagli e la perdita dei loro posti di lavoro, e a loro si stanno associando i cittadini di tutta la Spagna, in particolare coloro che lavorano nell'ambito dell'istruzione e della sanità. In migliaia, a Madrid, hanno accolto i minatori con grande solidarietà: di seguito alcune foto che ho scattato ieri durante la manifestazione serale, e un video trovato online (via websulblog ) che vi restituisce ciò cui stiamo assistendo qui.

Allo specchio...

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... per vedere cosa vedi tu - in quei momenti. Oggi l'ho fatto. In piedi - sì, lo so, gli uomini non si masturbano in piedi e mi chiedo perché visto che nessuno di voi ha saputo dirmi da dove arrivi il vostro orgasmo e quale forma prenda quando lo vivete (chiedetelo invece a una donna con un minimo di consapevolezza della propria sessualità da dove arrivi il suo orgasmo, e godetevi la risposta), quindi in piedi, seduti, sdraiati, che differenza vi fa? Io in piedi allora, davanti allo specchio, reggendomi con una mano al muro e con l'altra... beh, non devo spiegarvi. Volevo vedere come mi vedi tu. Come cambiano il mio corpo e il mio viso. Se è bello, o se la tensione del momento lo deturpa in una smorfia insostenibile allo sguardo. Ma no. Per fortuna questo non è accaduto. Sono sempre la stessa. No, non è vero, non esattamente. La pelle sembra risplendere e le rughe distendersi per un istante, i muscoli sono tesi e il corpo una corda d'un arco, i

Uno zaino pieno di...

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Non vado via a lungo - giusto due mesi - ma affronto un po' di paesaggi ed escursioni termiche diverse e devo portare con me il netbook, quindi stavolta lo zaino è quello da 45 litri e non da 15 come al solito (ebbene sì, riesco ad andare via solo con uno zainetto così piccolo anche per periodi lunghi, d'estate). Bruce Chatwin sostiene - e io con lui - che il peso dello zaino sia inversamente proporzionale alla possibilità di camminare e quindi alla distanza che si può percorrere. Ergo faccio di tutto perché sia il più leggero possibile - almeno quanto deve esserlo la mia testa e la mia anima, se mi muovo ;-) Cosa non può mai mancare nel vostro zaino? E - soprattutto - cosa dovrei portare con me come oggetti simbolici , secondo voi? (Perché poi alla fine sono gli oggetti simbolici quelli più importanti, per la qui presente squilibrata)

Il tempo delle nostre vite, la libertà e la pirateria

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  Nell'onesto servizio vi sono normalmente paghe basse e duro lavoro; in questo, abbondanza e sazietà, piaceri e agi, libertà e potere. Chi non la riterrebbe la partita vincente, quando tutto il rischio che si corre è, nel peggiore dei casi, di morire strangolati con un paio di smorfie? No, un'esistenza breve ma felice, ecco il mio motto. (Bartholomew Roberts) Orbene, la prossima settimana parto. Non posso dire che vado in vacanza, perché le vacanze le fanno coloro che hanno un lavoro regolare e interrompono il flusso di questo - e di una vita quotidiana ben cadenzata - per poche settimane l'anno. Io invece vivo nel più totale disordine a livello temporale, lavorando in qualsiasi momento e prendendo tempo per me in qualsiasi altro, così come il mio 'lavoro' coincide con ciò che dà senso alla mia vita e quindi è qualcosa che miro a fare continuamente - che venga retribuito o meno. Per tale ragione, nella mia lunga 'vacanza' estiva in real

Gerontofilia

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L'altra sera conversavo con un giovane amico del fatto che se un uomo ha meno di, diciamo, 35 anni, io all'istante lo catalogo nella categoria 'potenziale figlio' e quindi assumo nei suoi confronti un atteggiamento che non è realmente materno (questo mai!) ma piuttosto quello di amica/sorella maggiore e fine lì. "Ma a 35 anni si è uomini fatti! Potresti dargli almeno un colpetto" - mi dice l'amico. Vero (a parte il fatto che la sottoscritta non dà 'colpetti', giovinastro, ma come parli?). Però io non riesco a non pensare questi 'ragazzi' - ecco, vedete come mi viene istintivo parlarne? - come giovani uomini che dovrebbero andare con le loro coetanee piuttosto che guardare a donne più mature. A questo 64enne darei tanti 'colpetti'... A me gli uomini piacciono âgé , non c'è nulla da fare. Chiaro, devono essere âgé , sgnaccheri e fascinosi - ché un nanerottolo patetico e volgare non lo prendo neanche in considerazione. Le

Atti osceni in luogo pubblico

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Leggo da Riverinflood che qualche sera fa due ragazzi hanno fatto l'amore sotto la statua di Dante in Piazza Santa Croce a Firenze. Andando a verificare i twitter dell'esponente della Lega locale che ha denunciato la cosa e le dichiarazioni del consigliere comunale del medesimo partito, si nota ovviamente (e ci sta, ché la politica è una guerra) la strumentalizzazione di tale evento per gettare discredito sul sindaco e parlare di degrado, mancanza d'ordine, mancanza di decoro ecc. E si sottolinea pure che i ragazzi erano stranieri e probabilmente ubriachi o drogati , così come che le persone lì presenti hanno fatto foto e girato video ridendo e godendosi la scena piuttosto che chiamare le forze dell'ordine per impedire il proseguimento dell'amplesso. Che invece i due ragazzi hanno potuto viversi senza, a quanto pare, considerare neanche l'esistenza di un pubblico intorno ;-) Mah, quante assurdità! Ma i leghisti non erano quelli del celudurismo , de

E' sempre più facile uscire che entrare ;-) [giochino estivo]

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L'altro giorno, in radio, tirando un microfono il cui cavo s'era aggrovigliato sotto il tavolo, ho esclamato che "strano: di norma è più facile uscire che entrare!". Alla risata dei miei compagni d'avventura, ha fatto seguito l'enumerazione di alcuni casi a conferma o smentita di tale affermazione: 1) ... ahem... ci siamo già capiti ;-))) [conferma] 2) entrare con l'auto in un parcheggio di misura è più difficile che uscirne -> per entrare si fanno molte manovre, per uscire già hai preso le misure... [conferma] 3) ovviamente il profilattico è più facile da togliere che da mettere (facciamo lo sforzo, comunque, ok?) [conferma] 4) nel carcere - specie se sei NoTav - è più facile entrare che uscirne [smentita] 5) una bottiglia (specie di vino o di birra) è più facile svuotarla che riempirla [conferma] 6) volendo ascoltare come 15enni la radio dal cellulare (una cuffietta a testa), s'è verificato che il jack delle cuffie del Nok

Il piacere dell'hammam

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Stanze umide, a diverse temperature. Donne che raccolgono nel secchio, dal rubinetto in rame, acqua fresca che si rovesciano lentamente addosso per combattere il caldo e la sudorazione. Corpi cosparsi d'olio che sulla pelle diventa emulsione prima della profonda pulizia. La doccia. Il massaggio con creme profumate ai fiori (glicine, o papavero, o agrumi) mentre bevo tè alla menta o latte di mandorle. E se non c'è nessuno intorno ho sicuramente già indugiato con le dita sul profilo e dentro il mio corpo ;-)