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Visualizzazione dei post da 2012

Un augurio intenso, che vi grido a squarciagola!

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Ricevo da Alessandro Amaducci (ma l'autrice è Eleonora Manca ) e - dato che profondamente condivido - vi giro i miei auguri per il prossimo anno come segue. Sì, ovvio, avrete parecchio da darvi da fare , nel caso. Ma potete prenderla come occasione per cambiare in meglio le vostre vite. No, non è egoismo: è amor proprio , e costringe coloro che vi stanno intorno a prendersi la responsabilità - a loro volta - delle loro vite. Senza più finzioni, aspettative, sensi di colpa. Non vale la pena provarci, quindi? ;-) Fate l'amore (anche con solo voi stessi). Cantate(vi). Scrivete(vi). Avanzate con passi di danza. Sgolate(vi). Abbracciate(vi). Parlate(vi). Annusate(vi). Sorridete(vi). Sperate(vi). Assaporate(vi). Spellate(vi). Create(vi). Sostate dove percepite piacere. Leggete(vi). Sognate(vi). Glorificate(vi). Insultate(vi). Ispiratevi a voi stessi. Amate(vi) e date senso e significato a ciò che siete. Che il 2013 sia il vostro anno!

A modo mio...

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Ahem... Buon Natale da un'atea impenitente ;-D

L'amico dietro l'angolo

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La mia attitudine malinconica è profonda in questo periodo. Ma non è una brutta sensazione, tutt'altro. E' una sorta di nostalgia della bellezza del passato che dà al presente un impalpabile, rassicurante, gradevole torpore. Ho trovato in rete un disegnatore che mi incanta, Gavin Aung Than, veramente delicato. Il suo sito si chiama Zen Pencils. Cartoon quotes from inspirational folks . Leggete la ragione per cui disegna queste vignette, e godetevi le altre in base alle vostre inclinazioni... Intanto io ne condivido una con voi. ***** Ho sempre pensato che se sognavamo qualcuno, di notte, al mattino dopo avremmo dovuto chiamarlo e sentire come stava. Sì, lo so: senza ragione alcuna, tale azione può venir presa per follia. Ma a me non è mai interessato il giudizio altrui sulle ragioni per cui faccio le cose. Quindi io, quando sogno qualcuno, il giorno dopo gli telefono. Anche se può sembrare un atto di follia.

A l'è la fumna ca fa l'omu!

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Questo* ripeteva spesso mia nonna (questa qui e anche qui ): "è la donna che fa l'uom o" . Ovvero: n ei rapporti tra i coniugi/partner chi rende entrambi ciò che sono è la donna. Da un certo punto di vista ciò ha un senso: se, parlando in generale, l'uomo è dotato dalla natura di maggiore forza fisica, la donna avrà dovuto nei secoli sviluppare altre modalità di difesa (l'intelligenza, l'astuzia, la sensibilità nel cogliere i dettagli e le sfumature, la capacità di argomentare verbalmente) per garantirsi la propria sopravvivenza. E non v'è ragione di pensare che ciò dovrebbe essere diverso quando si passa a considerare lo specifico dei rapporti di coppia. Ma nei rapporti di coppia, per fortuna, dovrebbe venire a cadere la questione competizione/scontro-sopravvivenza e quindi, in tali casi, l'intelligenza della donna può semplicemente influire sull'uomo rendendolo idoneo al rapporto con lei e alla sopravvivenza della famiglia. Non

In ricordo di Joe Strummer

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10 anni fa moriva Joe Strummer , cantautore, chitarrista e attore britannico, membro del gruppo punk rock The Clash , dalla formazione del gruppo, nel 1976, fino allo scioglimento, nel 1985 e dei Mescaleros, gruppo che formò nel 1995 e con cui lavorò fino alla morte. Joe Strummer fu anche, oltre all'attività musicale, attore e conduttore radiofonico. E, aggiungo, una persona dal cuore meraviglioso. Fatevi un regalo (tanto più che è gratuito), in questi giorni: prendetevi il tempo di vedere integralmente il documentario di Julien Temple The Future is Unwritten . Conoscerete una persona che - ne sono certa - vi sarà di profonda ispirazione per le vostre vite e le vostre relazioni amicali e affettive.

Sintetica esortazione (qualora il mondo non finisca oggi)

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Se il mondo oggi non finisse, vogliamo prendere questa come l'occasione per cominciare a DIRE NO A CIO' CHE NON CI STA BENE, e a RIPRENDERE IN MANO IL CONTROLLO DELLE NOSTRE VITE (e così indirizzare questo paese nella direzione che noi vogliamo)? Risuoni ovunque il vostro barbarico Yawp sopra i tetti del mondo!!! Minerva comincia a dire NO alla violenza - in primis quella di stato , in tutte le sue forme: questa politica, questa polizia, questa falsa democrazia, questi soprusi, questa schiavizzazione di noi cittadini, questa mancanza totale di possibilità di partecipazione così come di autodifesa da quella violenza stessa (in sostanza questo nuovo feudalesimo); poi alla violenza quotidiana di tutti coloro che si sentono furbi perché replicano sul prossimo quel medesimo meccanismo - e quindi evadono le tasse cercando per di più la tua complicità, cercano di attuare piccoli continui soprusi ai tuoi danni, ti derubano o tirano a fregarti in una guerra tra

Esorcizzare il 21|12|2012 con l'allestimento della propria iconografia funebre

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Il tema della morte - al contrario delle apparenze - è un soggetto estremamente vitale . Ovvero: la consapevolezza che prima o poi questa vita finisca magari ti dà una svegliata e ti convince ad agire diversamente piuttosto che farti continuare a perdere tempo nel lavorare per conto terzi, ad accumulare denaro di cui non usufruirai, a posticipare sempre l'inizio e la realizzazione delle cose realmente importanti per te, a continuare a trascinarti in relazioni ormai insoddisfacenti quando non proprio spente e mortifere anzitempo. Il mio interesse in merito ha accompagnato parte dei miei studi universitari, in cui mi dedicai alla lettura di numerosi testi sull'argomento, sia di carattere storico (vedi il monumentale Storia della morte in Occidente di Philippe Ariès ), sia antropologico ( La nera signora. Antropologia della morte e del lutto di Alfonso M. Di Nola) , che vertevano sull'approfondimento del tema in generale (e qui cito il Contributo alla rapp

Gli uomini che amo

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Gli uomini che amo sono persone profonde e contorte, complesse e contraddittorie, sensibili e fragili, acute e instabili. Non hanno arroganza (se non per ciò che li indigna) e sono degli utopisti - nutrono ancora sogni di realizzazione di sé e di cambiare il mondo. Come potrei quindi, già solo per questo, non amarli? E non si arrendono, non si fanno "star bene le cose". Sono indomiti e - anche se in modo talvolta confuso - lottano ancora per essere felici. Gli uomini che amo non abbracciano atteggiamenti meschini propri del maschilismo, non distinguono l'umanità in base al genere, né in base alla predilezione sessuale. Al contrario, essi si fanno beffa delle aspettative comuni in merito, sfidano intenzionalmente gli stereotipi, non temono il femminile dentro di sé - anzi, lo cercano, esplorano e, nel caso provino piacere, ne godono! Gli uomini che amo - ciascuno a proprio modo - si prendono cura di me, e non mi fanno mai mancare nulla di ciò di

Dialogare col proprio corpo come altro da sé

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Minerva - è noto - è dissociata. Il primo ricordo traumatico del proprio corpo fu quando all'asilo cadde da un albero, ove s'era arrampicata fingendo d'essere il capitano d'una nave di pirati a bordo del proprio veliero (sì, già all'epoca, è un tarlo che ho da una vita...), e le si conficcò un rametto nella coscia che venne estratto un po' brutalmente al pronto soccorso con tanto di sutura senza anestesia (Rambo in erba...). Ma la prima memoria della consapevolezza del mio corpo come qualcosa di vivo, senza il quale sarei morta, avvenne in piscina. Quel giorno, come sempre, nella scuola di nuoto stavamo facendo esercizi di riscaldamento e ricordo che in piedi stavamo piegando le braccia l'una volta l'altra, così che con la mano destra dovevo toccare il braccio sinistro e viceversa. Ebbene, in quel momento mi resi conto - di colpo - di cosa significasse essere dotata di vita, e avere un corpo che era contemporaneamente il mio sé (la mia ani

La saturazione dell'immaginazione (volontà di potenza insoddisfatta)

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"Quando guardo fuori di qui, tutto è saturo, non restano praticamente più immagini possibili, [...] Sarei pronto ad andare ovunque". (Werner Herzog a Wim Wenders in Tokyo-ga ) Provo spesso questa sensazione di saturazione . Quasi che tutte le immagini, gli immaginari e quindi l'immaginazione (immaginari+azione) ovvero le ipotesi di vita, i desideri e le azioni per realizzarli, li abbia già esplorati - o anche solo avvicinati per rendermi conto che in realtà non mi interessavano. Per indole, evidentemente, non tollero soluzioni preconfezionate - belle pronte da consumare e con cui pacificarsi l'esistenza (religioni, ideologie, modelli consumistici così come loro antitesi ecologico-comunitarie-animaliste e via dicendo). Ma sono anche stanca di sentire che le 'soluzioni' che mi trovo sono cose alla fine piccole, quotidiane, che mi permettono di stare in vita ma non mi rendono mai felice pienamente - non intendo dire che mi accontento

Paraphilia Onirica

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“Paraphilia Onirica” di Elisa Boccedi (a.k.a. “Skyweb”) rivela in una forma visiva sospesa, metamorfica e sognante una serie di comportamenti sessuali comunemente  ritenuti deviati/devianti, e parimenti poco conosciuti. Nata a Modena, ma cresciuta nei pressi di Genova, disegna da sempre "paesaggi apocalittici, figure umanoidi sotto indicibili torture", quindi frequenta l'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, dove si laurea nel luglio 2010. La sua ricerca annovera l'impiego delle più "disparate tecniche grafico/pittoriche, prediligendo l'acquerello, la grafite e gli inchiostri [...] all'insegna dell'ibridazione e della sperimentazione. Affascinata fin dall'infanzia al tema del metamorfismo e delle deformazioni, rappresenta assemblaggi di corpi dal gusto fortemente iconografico e decorativo, e dal carattere prevalentemente femminino." Fino a dove è consentito spingersi con l'immaginazione? O m

Se vuoi una cosa, comincia a farla

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L'ultimo regalo che ricevetti da mia madre fu probabilmente anche il più importante. Si trattava d'un fumetto che aveva per protagonista una bambina, Clotilde, inquisitiva e stralunata, che reagiva al mondo ipocrita e sostanzialmente insensato degli adulti in modo attivo, ovvero 'facendo cose'. Uno dei racconti ivi contenuti si concludeva con una frase che divenne per me fondamentale e in cui risuona tutta l'anarchia in cui credo: "quando desideri qualcosa, comincia a farla". Che di fatto significa che in parte siamo artefici del nostro destino e della nostra felicità, perché se ci chiudiamo dentro quattro mura, se non ci lasciamo permeare dall'esterno, se non stiamo in movimento, se non creiamo noi stessi un movimento che rischi di portarci ciò che desideriamo, se in sintesi aspettiamo un segno dall'esterno o una concessione dall'alto, possiamo aspettare in eterno... E il tempo delle nostre vite - appuntatevelo - non è eterno... Staman

Lezioni di italiano piccante per animaletti loschi! :-D

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Mentre girovagavo su siti iberici alla ricerca d'ispirazione per lavori con cui sbarcare il lunario una volta là, sono incappata nel seguente annuncio: "Inglese piccante. Lezioni di inglese per pervertiti" [...] Lucinda X ti aspetta mercoledì 28 novembre per insegnarti il vocabulario più utile per la lingua di Shakespeare. Cone entrare in contatto con un/-a inglese in un bar? Verbi dei quali non avresti mai chiesto il significato (to munch, to grope, to wank). Una mini lezione su parole per messaggi di tipo sessuale. ... Strepitoso, mi hanno convinto! Posso fare lo stesso con l'italiano, tenendo questa ipotesi come ultima risorsa per la sopravvivenza là - qualora quelle ben più realistiche con cui intendo riuscirci (food journalist per imbucarmi nelle fiere enogastronomiche, poetessa di strada con offerte a cappello, "Madre Teresa de' noialtri punk" con libere donazioni quando coloro che ho soccorso si riprendo

Figlia (felice) del lato buono della globalizzazione

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Sì, lo so, la globalizzazione è un discorso spinoso, e certamente mi conoscete abbastanza da sapere che non sono assolutamente a favore dei disequilibri nord-sud del mondo che obbligano masse a migrazioni in cerca di migliori soluzioni di vita, così come non sono felice di sapere che i vestiti a cifre ridicole con cui spesso mi copro arrivano dallo sfruttamento di poveracci vessati da scaltri sfruttatori cinesi protetti e avallati da un governo a dire poco criminale, così come infine non sono contenta per nulla che le industrie che fino a poco tempo fa davano lavoro ai cittadini italiani siano state rilocalizzate (= spostate dove il costo della lavoro è più basso e la manodopera privata di diritti e protezioni). Ma io mi sto riferendo ad altro: mi sto riferendo al fatto che la circolazione di informazioni e merci ci ha esposto - volenti o nolenti - alla diversità culturale con più frequenza rispetto a quanto poteva avvenire al tempo dei nostri genitori o dei nostri non

Beware! They are educated!

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Sto leggendo un libriccino istruttivo, Istinti e istituzioni di Gilles Deleuze, in cui ritrovo la distinzione tra "libertà da" e "libertà di" in relazione al sistema di governo in un passo di Groehuysen. Nel primo caso, il cittadino è lasciato in pace dallo stato , nel secondo è chiamato a parteciparvi per mezzo della democrazia rappresentativa . Ora, il maestro Fabio Chiari (in questo video che ho già postato, ma vi segnalo nuovamente per la sua mirabile sinteticità) ha chiaramente svelato la natura illusoria del concetto di democrazia così come interpretato e promosso da secoli da parte di chi ci governa: Eppure, non tutto è perduto (forse). Se non altro, pur se paralizzati dalle sanguisughe suddette, respiriamo ancora. E, ogni volta che ne abbiamo l'occasione, come singoli e come collettività dimostriamo resilienza - ovvero capacità di reagire raggiungendo risultati eccellenti pur partendo dalle situazioni più avverse. Bene, allora non trov

Follie da fine del mondo ;-)

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Ma se veramente stesse per finire tutto - ovvero per terminare il mondo almeno così come lo conosciamo - quale follie vi concedereste e come stareste vivendo questi ultimi giorni? Io mangio, bevo, ballo su ritmi tipo questo - e anche questo , questo e quest'altro ancora - e faccio sesso. Cioè, non ho praticamente cambiato nulla rispetto alla mia vita abituale... E voi, quali follie da fine del mondo state facendo?

Dei diversi possibili usi delle mollette :-)

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Le mollette permettono di disegnare bandiere della pace con magliette e asciugamani stesi al vento... Le mollette tengono fermi gli spartiti sul leggio di incantevoli musicisti randagi... Le mollette impediscono alle leggiadre composizioni dei miei amati poeti di volare via come preghiere tibetane... E di recente ho scoperto che le mollette possono anche darmi parecchio piacere!

Fraintendimenti

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Mentre ieri sera tornavo a casa, pensavo a quanto la nostra percezione delle persone che scegliamo d'avere accanto corrisponda realmente a ciò che esse sono nella realtà o quanto piuttosto esse siano una nostra invenzione in funzione di quelle che sono le nostre necessità. Dico questo perché, quando un rapporto finisce e ci si ritrova soli, si può masochisticamente ma appassionatamente - se uno ha il tarlo della riflessività e della ricerca come nel mio caso - analizzare come siano andate le cose e come si sono percepiti e comportati gli interlocutori. A mente finalmente lucida - per quanto viziata dal fatto che sia espressione di uno dei due protagonisti della coppia - a me è capitato di recente di accorgermi che con gli uomini che ho amato ho operato in realtà, rispetto al cogliere e memorizzare tutto ciò che essi fossero (o meglio: tutto ciò che di loro stessi essi esprimessero), ho operato proprio in fase di conoscenza una selezione delle informazioni in ingresso nella mia

Il portico dorato - Un pescatore - L'ospite

Sono circa le 18.30 e scendo dall'auto di mio padre che per qualche ragione m'ha accompagnato a Padova. Nel buio mi lascia in una strada del centro cittadino a quell'ora già deserta. Il blu cobalto del cielo avvolge chiese e palazzi storici di cui nulla m'importa, una nebbiolina fitta e fredda ne sfuma i contorni. Comincio a camminare sotto i portici luminosi e dorati, pensando che quella sia l'unica zona sicura nell'oscurità e nell'assenza d'anima viva. D'un tratto, invece, da dietro una colonna, spunta un uomo già avanti con gli anni, visibilmente ubriaco e minaccioso, giacca e cappello impermeabili gialli come quelli d'un pescatore, una pistola in mano che fa roteare nell'aria, con cui gioca, che mi punta addosso completamente privo della consapevolezza di rappresentare un potenziale pericolo. Mi butta a terra con violenza, poi veloce s'allontana. L'ho scampata, ma sono tremendamente scossa. La gente intorno chiama poliz

Senza titolo

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Fly Away di Vincent Bourilhon Metamorphosis di David Taggart Hope di Sue Blackwell

Disegnare cerchi

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Alla fine, siamo sempre lì che facciamo bilanci e che continuiamo a sentirci in credito con la vita. Continuiamo ad avere questa sensazione che la realizzazione di noi stessi - la realizzazione del grande progetto per cui siamo venuti al mondo e che pur magari non sappiamo ancora in cosa consista - sia ancora di là da venire. Io no: io disegno cerchi . Anche il giro di giostra è circolare - il mio c'è già stato, ed è stato bellissimo. Ora voglio solo scendere - ché inizia a girarmi la testa e ho la nausea.

Contro la condivisione

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  No, non sto parlando di Facebook che per ogni minima stupidaggine che ti segnala ti chiede se vuoi pure condividerla secondo un'ottica di viral marketing che mi dà un fastidio disumano. Sto parlando - più concretamente - del piacere che proviamo nella contemplazione di un'opera d'arte, di un'alba o di un tramonto, nell'ascolto di un brano musicale o di un concerto, nella visione di un film. Sarà che sin da piccola sono stata abituata alla solitudine, ma da sempre, quando mi trovo in una situazione che mi dà piacere, tendo a vivermela da sola. La presenza altrui mi distrae e 'media' tra me e l'oggetto/evento al quale mi sto esponendo impedendomi di viverlo senza filtri, di percepirlo addosso come assoluto, di farmene attraversare il corpo . La presenza altrui mi dà la sensazione che mi si stia smorzando il piacere e l'esperienza che potrei vivere, che me ne si stia distanziando e - così facendo - mi si stia 'rubando' un pez

Io nella notte

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Questa è per te. Questi siamo sempre stati noi. Un bacio. Come un gioco di bambina mai toccato per davvero Come passa il giorno senza me, strano gioco di follia Come notti sempre nuove resta fermo nella mente   Cosi' posso ritrovarti con le dita dei pensieri   Come tracce di altri sonni faccio fuori la paura Il motore gira giusto, sono proprio io nella notte   Prendo fiato, le mani aperte, com'è dolce darsi tempo Cosi' posso ritrovarti sottovoce nella rabbia Bambina davvero aspetto il mio presente   Giochi nuovi, le risa, tu che mi vuoi di più Occhi sparsi, la luce, senti chiudi la mia testa Senza fiato la mente, ruba in fretta l'occasione   I sogni cambiati, seguo piano la mia voglia tu che giochi sul filo e in fondo non mi cerchi Senza sosta la corsa, le carezze parlano   Lo so, non mi sogni, io non ti cerco. 

Poche parole definitive

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Questa sono io. Non servono altre parole, no?

Ripulire l'anima attraverso gli occhi

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Ho bisogno di riempirmi gli occhi di cose piacevoli, delicate e pulite. Quella di Don Chisciotte me la prendo io, sia chiaro.