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Visualizzazione dei post da settembre, 2011

Imparare/insegnare/condividere

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Ho scelto in qualche modo (o mi ha scelta lei) una vita in cui non mi accontento mai, ma non ho desideri che non possa soddisfare. Molti di questi riempiono la mente e l' anima e annoverano il mio imparare e insegnare continuo - in un processo fluido di scambio e condivisione di saperi con gli altri. Ciascuna mia opinione si costruisce attraverso la sintesi di diverse prospettive di interpretazione, e cerco sempre di guardare alle cose da punti di vista inediti - non per amor di distinzione, ma per evitare posizioni dogmatiche non basate su alcuna riflessività ma solo su posizioni immotivate quanto assolute del tipo "se tutti la pensano così, è la giusta interpretazione". Sono diventata esperta di cose inutili, so fare molto per conto mio, e alla fine sopravvivo sempre. In più alimento la curiosità - grazie alle ispirazioni che mi danno gli altri, ciascuno con le proprie passioni e i propri interessi, che aprono finestre su pezzi di mondi dei quali spesso ign

Nuovo attentato alla libertà di informazione

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Da questa settimana entra in Parlamento il DDL sulle intercettazioni, in cui è presente una famigerata "norma ammazza-blog" che prevede l' obbligo di rettifica immediata e multe fino a 12mila euro non se stiamo dichiarando il falso , bensì se la persona in oggetto della quale stiamo parlando si dichiara non concorde con le nostre affermazioni su di lei . In pratica, ci obbligano a mentire , obbligandoci a rettificare anche informazioni corrette - imposizione che cade sulle nostre teste senza inchiesta, senza processi (in Italia esiste il reato di diffamazione: qualora l'interessato si sentisse accusato ingiustamente potrebbe querelarci e affrontare l'iter normale per queste vicende) - pena multe salatissime. Una violazione totale della libertà di parola e di informazione, per tutti coloro che - liberi da catene servilistiche e dalla propaganda in atto in questo paese - ancora raccontano le cose come stanno. Ecco alcuni link per capire la grave situazione:

Crema di ricotta al limone

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Minerva stamattina è andata al mercato, dove il lattaio le ha venduto un bel po' di crema di ricotta di pecora - che lei temeva fosse molto saporita, scoprendo invece che non è così (bensì è solo più digeribile di quella di latte vaccino). Tornata a casa - complice la presenza di un giovane ospite che da alcuni giorni pernotta sul suo divano in soggiorno (vi ho già raccontato di couchsurfing ) e che la invoglia a cucinare per entrambi - ha deciso che tale formaggio sarebbe stato l'ingrediente-base per un qualche dolce dal profumo d'estate. E così, cercando in rete, ho trovato questa ricettina facilissima che convido con voi per una crema al cucchiaio di ricotta e limoni - così da fare il pieno d'energia e di coccole mentre combattiamo le nostre quotidiane rivoluzioni ;-) Crema di Ricotta al Limone Dosi per 4 persone 400 g di ricotta (io l'ho scelta di pecora) 100 g di mandorle tritate 3 cucchiai di zucchero a velo 2 cucchiai o qualche goccia di es

L'ispirazione

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Quella cosa che può trovarsi ovunque e in chiunque, e portarti a sua volta ovunque - addirittura in luoghi inimmaginabili. Quella cosa che può anche riportarti a casa, ma con uno sguardo più profondo e convincendoti a fare meglio e in modo più ampio, versatile, inedito (e coraggioso!) ciò che forse già fai. Sentendoti comunque al sicuro - anche se stai osando .

Musica intrisa d'eros: Lili Refrain

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Lo scorso weekend ho avuto la meravigliosa opportunità di conoscere un'artista - Lili Refrain - che mi ha incantato su diversi livelli, ovvero come compositrice, musicista, cantante, ma anche come persona riflessiva, pacificante, ironica e autoironica, contemporaneamente grintosa e appassionata (io adoro le personalità multiple/complesse/contraddittorie, lo sapete!). Il suo concerto prevede una Telecaster, una loop station, la voce e dei cartelli (e nel caso di quello cui ho assistito io pure un timpano, essendovene uno disponibile nel luogo in cui ci trovavamo, il Babilonia di Cervo Ligure), con i quali riesce a realizzare una performance musicale caratterizzata da brani editi e improvvisazioni, provocando un effetto coinvolgente, ludico e anche erotico nel pubblico. Non aspettatevi però nulla di perverso, meccanico o esplicito! Ché Lili incarna l'ideale di performance musicale secondo Minerva, ovvero proprio solo (si fa per dire) una musica e una performance che

Memoria olfattiva, benessere e una semplice acqua di colonia

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Ero piccola, al mare. Mio nonno comperava grandi confezioni di una colonia freschissima francese allora molto diffusa in Italia, e per me e mia nonna ogni occasione era buona per spandere quel profumo agrumato in giro: dal profumarci dopo la doccia al ritorno dalla spiaggia e prima di sederci a pranzo, al lasciar cadere qualche goccia sui fazzoletti di cotone che mettevamo nelle rispettive borsette, all'impregnarne microcuscini che mia nonna cuciva a mano e che infilavamo poi nei cassetti per profumare la biancheria, per infine - quando rimaneva solo poco liquido nella bottiglia - riempire la stessa di sale grosso da cucina quindi usarlo per fare il bagno. Poche settimane fa, nel solito supermercato di periferia di una qualunque cittadina francese, mentre cercavo altro nel reparto cosmetici, mi son imbattuta in queste bottiglie verdi trasparenti. Che piacere ritrovarne il profumo! Che sensazione di... casa. Non provate anche voi sensazione di casa, di appartenenza, e il rico

Viaggio nelle profondità del sesso femminile

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Quando lessi che il mio collega Duccio Canestrini aveva pubblicato un libro dedicato agli organi genitali femminili dal punto di vista dell'antropologia culturale, ammetto che la cosa mi disturbò non poco. Come aveva osato un uomo occuparsi dell'argomento, invadendo quello che era lo spazio privato tra le mie gambe di donna - spazio del quale di norma discutevo al limite con le mie 'sorelle' (in un'immmaginaria affiliazione di genere che lega tutte coloro che si sono occupate di tali studi e ricerche)? Non riuscii a pensare ad altro che a un'operazione commerciale che provocava il mio profondo disappunto, e non vedevo l'ora di fargliela pagare in qualche modo - se non altro mordendolo metaforicamente con la mia lingua avvelenata! :-D Ma ero anche curiosa, e conosco bene questo ricercatore. Conosco anche la sua attitudine a divulgare i risultati della ricerca antropologica al di là del mondo accademico, con la vera intenzione di cercare di miglior

I francesi e l'amour. Pillole semiserie di ricerca etnografica

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Nel corso delle mie scorribande estive nel sud della Francia, sono stata esposta – indirettamente, ché la realizzazione concreta dei corteggiamenti dei quali sono stata resa oggetto me la sono risparmiata – alle concezioni dell'amore proprie degli autoctoni ben differenti da quelle cui sono abituata in madrepatria. Perché per i francesi (e mi riferisco all'area francese mediterranea), l'amour è già in sé sentimento ben differente da come noi lo concepiamo. Così come il sesso e la sua pratica. Ma vediamo da vicino la questione. 1. L'amour fou . “E' così: o è un sentimento assoluto, o non è” – mi dice la mia amica, che invero intrattiene una relazione con un uomo capace di bussarle alla porta di casa in piena notte andando e venendo come più lo aggrada. L'amour fou: era ovvio che venisse coniata in queste lande tale espressione. Il sentimento d'amore estremo che noi considereremmo ossessione – estremizzazione nefasta del sentimento del possesso che t

Diverse forme d'amore di passaggio

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C'è qualcosa che mi ha sempre disturbato nella canzone Le passanti (qui nella versione di De Andrè). Credo che il disturbo mi derivi dall'averla sentita citare troppe volte da uomini impegnati ma infelici, che vivevano questo moto temporaneo del cuore per una persona nuova già prevedendo per lei un ruolo marginale e mortificante di sue componenti, speranze, necessità espressive, o - se vi rinunciavano - pativano il rimpianto di ciò che non avevano vissuto. Così come il fatto che mi venisse in diverse occasioni dedicata mi dava la sensazione d'essere elevata a bellezza infinita per un istante, ma per qualche ragione non meritevole di venire vissuta. Tremenda sensazione, davvero orribile! Quanto ho sempre considerato misero colui che non ha il coraggio di seguire ciò che prova, o compie voli pindarici verbali per convincerti a un rapporto sessuale che null'altro sarà se non una cosa fredda e meccanica per provocarsi un orgasmo con un corpo nuovo, o magari addirittura

DadaEsercizio n.42: lo facciamo sabato pomeriggio ovunque siamo?

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Eh, sì, tornata da una vacanza tanto appassionante quanto sorprendente e inattesa - pur immergendomi nuovamente nel lavoro e nel tentativo di comprensione di un paese socialmente e politicamente nel delirio - non intendo rinunciare al tentativo di trasformazione di questa società in una più matura e consapevole con ogni mezzo necessario ivi incluso il gioco , e pertanto qui vi propongo una provocazione soft-porno dada (voi sapete quanto ami dada!) rubata all'amico Paolo Melissi . Si parla tanto e male di sesso, per poi riscoprirci imbarazzati, bloccati, timorosi del giudizio altrui... lavoriamo sulla sorpresa e sull'ironia, magari strapperemo un sorriso e contribuiremo a facilitare lo stemperarsi, negli altri, della paura di fronte a una cosa così naturale e sana! Dai, giochiamo! :-D " DadaEsercizio n. 42, o Bombardamento a tappeto Ci si munisca di un giornaletto porno a fumetti, l'ideale sarebbe un numero qualsiasi di Lando (antiquariato)

Joap Ramon: la calligrafia, il jazz, le donne

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Nell'ultimo post ho pubblicato l'immagine dell'esterno di un'abitazione situata nei pressi di piazza Arnaud-Bernard nell'area omonima di Toulouse. L'abitazione è quella del pittore Joap Ramon , che una sera io e la mia ospite incontrammo in una sorta di birreria situata nei pressi. La mia amica espresse il mio interesse per un certo tipo di arte contemporanea che avrebbe trovato forse in Ramon un artista potenzialmente a me gradito, e Ramon, con viva cordialità, ci invitò il giorno dopo a casa sua per mostrarci i suoi lavori e offrirci un aperitivo. Fu così che io e la mia amica andammo all'appuntamento, in una giornata in cui il pittore aveva tenuto le finestre aperte al pian terreno sulla strada e tutti gli amici si sentirono pertanto autorizzati a passare, salutarlo, bere con lui. Il quale, da vero signore, poteva bere qualsiasi cosa e mantenere sobrietà, movimenti lenti e toni gentili malgrado una consumata abitudine al Pastis e al Porto. "

Una certa armonia ritrovata :-)

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Sono scappata in mille pezzi, con la sensazione d'averne persi per strada e che altri si fossero sbiaditi sino a diventare trasparenti e pertanto inesistenti. Ho girovagato alla loro ricerca, e alla ricerca di una qualche rete per tenerli tutti insieme in un fragile equilibrio nuovamente leggero e sospeso. alla fine io stessa ero così... Ho ritrovato tutto, buttato via qualcosa, e raccolto molto più di quanto immaginassi: Nice , ristoranti giapponesi, Marseille , fotografie, Brassens , paté de canard , Toulouse , Pirenei, caponata , bagni di sole in topless (e nuda in mare), anziani pittori, conchiglie, torte di mele vegane, spiagge di sabbia finissima, i Clash , lavanda, ristoranti libanesi, Barcelona , De André, covoiturage , centri occupati, performance teatrali erotiche, chiese monumentali in mattoni rossi, cene salutiste e picnic con vari punx, Nimes , paellas , vetrini raccolti nell'acqua del mare, latte di cocco, nottate a ballare il r aï algerino per stra

Hipstamatic Sex 2

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... ovvero: Minerva vuole il vostro sorriso - in questa prima domenica di settembre che potrebbe vederci cupi causa ripresa dell'attività lavorativa - con immagini rubate all'amico di Hipstamatic Sex nella speranza ch'esse restituiscano al vostro palato il desiderio di piaceri saporiti e profondi, che invero possiamo sperimentare nella nostra vita quotidiana. Rifatevi gli occhi, è tutto alla nostra portata! ;-)

Arte erotica dall'India

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L'ennesimo museo d'arte e antropologia visitato di recente ha rivelato gradevoli e inattesi lavori in esposizione. Non vi riporto le immagini delle varie bodhisattva - che amo particolarmente per loro grazia e per il loro ruolo che sento così vicino - quanto un paio di scatti di sculture ornamentali che ornavano templi indiani (ahimè, invero trafugate dai soliti viaggiatori Ottocenteschi, ragion per cui ora appartengono a collezioni europee) che trovo particolamente seducenti per posa, atteggiamento, e complicità dei soggetti. Non li trovate intriganti anche voi? ;-)